Trapianto di cellule staminali autologhe mieloablative per sclerodermia grave


Nonostante le attuali terapie, la sclerosi sistemica cutanea diffusa ( sclerodermia ) ha spesso un esito devastante.
È stato confrontato il trapianto di cellule staminali ematopoietiche autologhe CD34+, mieloablativo, con immunosoppressione mediante 12 infusioni mensili di Ciclofosfamide in pazienti con sclerodermia.

Sono stati assegnati adulti da 18 a 69 anni con sclerodermia grave a sottoporsi a trapianto autologo di cellule staminali autologhe ( 36 partecipanti ) o a ricevere Ciclofosfamide ( n=39 ).

L'endpoint primario era un punteggio composito che confrontava i partecipanti l'uno con l'altro sulla base di una gerarchia di caratteristiche della malattia valutata a 54 mesi: morte, sopravvivenza libera da eventi ( sopravvivenza senza insufficienza respiratoria, renale o cardiaca ), capacità vitale forzata, punteggio sul HAQ-DI ( Disability Index of the Health Assessment Questionnaire ) e punteggio modificato alal scala RSS ( Rodnan Skin Score ).

Nella popolazione intention-to-treat, i punteggi compositi a 54 mesi hanno mostrato la superiorità del trapianto ( il 67% di 1.404 confronti a coppie ha favorito il trapianto e il 33% ha favorito la Ciclofosfamide, P=0.01 ).

Nella popolazione per protocollo ( partecipanti che hanno ricevuto un trapianto o completato 9 dosi o più di Ciclofosfamide ), il tasso di sopravvivenza libera da eventi a 54 mesi è stato del 79% nel gruppo trapianto e del 50% nel gruppo Ciclofosfamide ( P=0.02 ).

A 72 mesi, anche le stime di Kaplan-Meier sulla sopravvivenza libera da eventi ( 74% vs 47% ) e sulla sopravvivenza globale ( 86% vs 51% ) hanno favorito il trapianto ( P=0.03 e 0.02, rispettivamente ).

In totale il 9% dei partecipanti al gruppo di trapianto aveva iniziato ad assumere farmaci antireumatici modificanti la malattia ( DMARD ) a 54 mesi, rispetto al 44% di quelli nel gruppo Ciclofosfamide ( P=0.001 ).

La mortalità correlata al trattamento nel gruppo trapianto è stata del 3% a 54 mesi e del 6% a 72 mesi, rispetto allo 0% nel gruppo Ciclofosfamide.

Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche autologhe mieloablativo ha portato benefici a lungo termine nei pazienti con sclerodermia, inclusa una migliore sopravvivenza libera da eventi e globale, ma con maggiore tossicità attesa.
Le percentuali di decesso correlato al trattamento e l'utilizzo di DMARD post-trapianto sono state inferiori a quelle riportate in precedenti report sul trapianto non-mieloablativo. ( Xagena2018 )

Sullivan KM et al, N Engl J Med 2018; 378: 35-47

Reuma2018 Med2018 Farma2018


Indietro

Altri articoli





La recidiva clinica rappresenta la principale minaccia per i pazienti con sindrome mielodisplastica ( MDS ) sottoposti a trapianto di...


Gli esiti nei pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) recidivato sottoposti a trapianto autologo di...


Trecondi, il cui principio attivo è Treosulfan, è un medicinale somministrato ai pazienti prima di un trapianto di midollo osseo...


L’immunogenicità della vaccinazione contro il coronavirus 2 della sindrome respiratoria acuta grave ( SARS-CoV-2 ) è ridotta nei pazienti sottoposti...


Dopo il trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ), il consolidamento con Brentuximab vedotin ( Adcetris ) nei...